Descrizione
Descrizione
“Un tempo i ricettari erano un accessorio prezioso per una sparuta – rispetto alla folla di ora – minoranza di appassionati inesperti e curiosi di saperne di più. C’erano un paio di bibbie, Il cucchiaio d’argento e l’Artusi per i più appassionati, quelle bastavano ed erano d’avanzo. Per il resto le ricette stavano scritte su foglietti di rimedio dettate passo passo dalla nonna o dalla mamma di turno, nei ritagli piegati in quattro delle rubriche di Veronelli trovate sui settimanali in qualche sala d’attesa”. “Le ricette alla fine, se ci pensate esagerando bene, sono un atto d’amore, per se stessi e per chi si vuole amare. Così, non ci saranno dosi in questo libro. Troverete gli ingredienti e tutto quel che serve, dai tempi di cottura all’attenzione da concedere a ognuno di essi, dal formato della pentola fino all’ultimo pizzico di sale necessario, ma niente dosi. A quelle penserete voi, mischiando buon senso e romantici personalismi” (dall’incipit del libro). |
Biografia Autrice/Autore
Piero Tallarico nasce a Savelli (Crotone) nel 1963. Passa a Milano infanzia e adolescenza. Svolge vari lavori (litografo, attacchino, garzone di drogheria, scaricatore, volantinatore, giornalista sportivo, scrutatore elettorale, fotografo, tecnico stampatore), per poi trasferirsi a Pisa nel 1988. Cucina, scrittura e musica le principali passioni. |
Autori
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Piero Tallarico nasce a Savelli (Crotone) il primo maggio del 1963, trascorre infanzia e adolescenza a Milano e dal 1988 vive a Pisa. Per Carmignani Editrice ha pubblicato Il Ricettacolo. Ricette raccontate a memoria (Carmignani 2014), Il cielo non era granché (Carmignani 2016) e Forse la primavera (Carmignani 2019). Per Sillabe Editrice nel 2017 ha pubblicato Ad averne la stoffa – storie di tessuti persone e mestieri.
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