Descrizione
Descrizione Scrivere una poesia non sta nel togliere il superfluo ma nell’estrarre l’indispensabile. Il poeta è un magazziniere messo davanti a un grande deposito, con un dovere e un privilegio: ha l’obbligo di fare una cernita e la possibilità di portarsi via tutto ciò che vuole. Se la penna dello scrittore è una spada, la lingua del poeta è un esercito schierato a battaglia, con i cannoni pronti e i moschetti carichi: il problema è che spesso le polveri sono bagnate e si tenta di far baccano sparando a salve, sperando che nessuno se ne accorga. Ecco, questa raccolta è uno sparare e uno sperare (Dalla Premessa dell’autore).
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Biografia Autrice/Autore Filippo Del Gratta è nato nel 2001 e vive a Cascina. Frequenta il corso di laurea in Storia Medievale presso l’Università di Pisa. Ha iniziato a scrivere poesie fin dall’infanzia arrivando in terza media a comporre una raccolta (inedita). Non trascurando la prosa, spinto dalla passione per la lettura, ha ideato brevi racconti e alcune riflessioni sui temi più vari: Siate l’Ariosto della vostra solidarietà ne è esempio, che gli è valso il terzo posto alla Giornata della solidarietà di Pisa 2020. Cura una pagina Facebook dedicata ai suoi testi. Gigli nell’ambra è la sua prima pubblicazione.
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