Descrizione
Descrizione
Le figure femminili nella Divina Commedia sono nume- rosissime, i caratteri più svariati, le personalità più diver- se trovano ampio spazio nelle tre cantiche. […] Chi ha voce ha in mano la propria sorte e le donne dantesche, nel bene e nel male, sono padrone di se stesse, proprio in quanto dotate di parola: nessuno parla per loro, sono loro stesse che raccontano le loro particolari vicende e ne danno quindi la propria interpretazione; aver diritto di parola significa aver diritto all’individualità, è la pa- rola che fa l’essere umano nella sua singolare specificità. Ognuna di loro, in tutte e tre le cantiche, sono soggettività profondamente originali, nessuna diviene mai un tipo: dal più profondo dell’Inferno alla luce più alta del Paradiso, non personaggi, ma persone. (Dalla prefazione dell’autrice). |
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