Descrizione
Descrizione Livorno, quale realtà avulsa dalla Toscana e, quindi, dall’Italia che abbiamo contribuito ad unificare con la ribellione insita nel nostro impetuoso e generoso carattere – la città, da sola, si ribellò e dette vita alle gloriose giornate di maggio del 1848, sfornando un gran numero di patrioti che si unirono a Mazzini e Garibaldi per “fare” l’Italia – non esiste più . Una conclusione che qualcuno potrà contestare, ma che possiamo verificare persino nei tradizionali centri della livornesità quali il Mercato Centrale e la stessa piazza Cavallotti, dove raramente si sente pronunciare il nostro fatidico “boia de!”. Detto ciò, questo nuovo romanzo di Ermanno Volterrani è un’autentica, nostrana sinfonia fantasy. Sì, è questo, a mio parere, il filone nel quale collocare C’era una volta… il Palio Marinaro, seppure ogni riga di questa storia sia coniugata con quella che fu la “Ricca Città delle Nazioni” e con alcune realtà che hanno creato una valanga di leggende sulla Livorno “sotterranea” (estratti della Prefazione di Otello Chelli) |
Biografia Autrice/Autore Ermanno Volterrani nasce a Vada (LI) nel 1958, poi si trasferisce a Livorno, dove vive e lavora. Al suo attivo: il romanzo Da giugno a settembre (Pisa, 2006), la raccolta di testimonianze paterne Albania, racconti di un cavalleggero (Pisa, 2008), La mia amica triglia, racconti di poesie in labronico vernacolo (Livorno, 2010) e Gastone Biondi, storia e segreti del ponce al “rumme” (Livorno, 2012), Sulla spalletta del Ponte Novo (Cascina, 2014). Suoi racconti e poesie si sono affermati in molti concorsi letterari. Ha scritto, per il Corriere di Livorno e la rivista Il Pentagono, articoli di storia e tradizioni labroniche. Volterrani cura un sito web personale con tutte le sue (numerose) attività. |
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